Il lavoro ed il diritto del lavoro 

In generale

L'impiego nella Repubblica di Croazia è regolato dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali, dai trattati, dalla Legge del lavoro, dai contratti collettivi e dal contratto di lavoro individuale.

La legge del lavoro, come legge principale che regola il diritto del lavoro, stabilisce le regole generali del diritto del lavoro, vieta la discriminazione diretta e indiretta, regola i contratti di lavoro, l'età per l'occupazione, le ferie, l' assenze per maternità, gli stipendi, lo sciopero, ecc.

Il contratto di lavoro singolo

L'impiego viene istituito in base al contratto di lavoro, il quale deve essere stipulato in forma scritta. Tuttavia, se il contratto in oggetto non è concluso in forma scritta, il lavoratore è protetto dalla legge. L'omissione delle parti contrattuali di concludere un contratto di lavoro in forma scritta, non pregiudica l'esistenza e la validità del presente contratto.

L'impiego può essere concluso per un periodo indeterminato o, come eccezione, per un periodo definito (nel quale caso i termini per la fine del rapporto lavorativo sono già determinati da condizioni oggettive, vale a dire da un determinato limite di tempo, l'esecuzione di un compito specifico o al verificarsi di uno evento specifico). Il datore di lavoro non ha il diritto di concludere uno o più contratti a tempo determinato consecutivi in base ai quali inizia un rapporto lavorativo relativo alla stessa opera, per un periodo superiore a tre anni, tranne dovesse sostituire un lavoratore temporaneamente assente o se questo fosse consentito dalla la legge o dal contratto collettivo.

Età minima per l' impiego

L'età minima per l' impiego, in Croazia, è di 15 anni, il che significa che persone più giovani non possono essere impiegate. In via eccezionale, e con previa approvazione di un ispettore del lavoro, persone dell'eta' più giovane di quindici anni possono partecipare per un compenso in cinematografia, alla preparazione e all'interpretazione di spettacoli artistici, teatrali o altre prestazioni analoghe in  modo, misura e per incarichi che non mettano a repentaglio la sua salute, il suo morale, la scuola o lo sviluppo di tale persona.

Tirocinanti

Dopo aver concluso un contratto di lavoro, un periodo di prova può essere previsto, ma non superiore a 6 mesi.

Quando una persona viene impiegata per la prima volta nella professione per cui si e' educata, può essere impiegata come tirocinante. Il contratto di lavoro con un tirocinante può essere concluso a tempo determinato.

Nel caso un esame professionale o una certa esperienza lavorativa sia richiesta dalla legge, o da altro regolamento, come condizione indispensabile per l'esecuzione di un posto di lavoro all'interno di una certa attività, il datore di lavoro può ammettere una persona che ha completato le scuole necessarie per tale professione, senza iniziare un rapporto di lavoro con lui/ lei ("tirocinio non retribuito").

Orario di lavoro, pausa e ferie

L'orario di lavoro, a tempo pieno, non può superare 40 ore a settimana.

Il contratto di lavoro può essere, pure, concluso per orario di lavoro part-time.

Le ore lavorative vengono ridotte in proporzione agli effetti nocivi delle condizioni di lavoro sulla salute del lavoratore e la capacità lavorative in posti di lavoro in cui, nonostante l'applicazione di misure di sicurezza e tutela della salute, non è possibile proteggere i lavoratori dagli effetti nocivi.

Nel caso di un straordinario aumento del volume lavorativo, nel caso di una pressante necessità e in altri casi analoghi il lavoratore è tenuto, su richiesta del datore di lavoro, a lavorare per un orario maggiore del tempo pieno , ma per un massimo di 10 ore a settimana( "lavoro straordinario").

Il lavoro straordinario per lavoratori minorenni è vietato.

Il lavoratore che lavora, al minimo, sei ore al giorno ha il diritto ad un periodo di riposo ( "pausa"), della durata di almeno 30 minuti, ogni giorno lavorativo, se non diversamente specificato da una legge speciale.

Per quanto riguarda le vacanze, il lavoratore ha diritto alle ferie annuali retribuite per un minimo di diciotto giorni lavorativi, per ciascun anno solare.

Protezione della maternità

La donna non deve eseguire lavori fisici molto intensi, lavori sotterranei o subacquei e altri lavori che mettono eccessivamente in pericolo la vita e la salute della donna, considerando le sue caratteristiche psicologiche e fisiche.

Il lavoro notturno nella industria è proibito per le donne, eccetto se questo tipo di lavoro sia approvato dal ministero competente per lavoro, per esempio, nei casi di gravi pericoli per la protezione di interessi nazionali.

Congedo per maternità

La donna lavoratrice ha il diritto a un congedo per maternità durante la gravidanza, nascita e cura per il bambino. Inoltre, la donna lavoratrice può prendere il congedo per maternità 45 giorni prima dell'aspettata data di nascita e può rimanerci fino a che il bambino non compie un anno.

Stipendio

Lo stipendio viene pagato dopo che il lavoro sia eseguito, in denaro. Deve essere pagato negli intervalli che non superano un mese di durata .Si stabilisce nell'importo lordo.

Terminazione del contratto di lavoro

Il contratto di lavoro termina per la ragione di morte del lavoratore, scadenza del periodo per il quale un contratto di lavoro a tempo determinato veniva concluso, quando il lavoratore compie 65 anni e 20 anni di servizie, eccetto   nel caso di accordi diversi tra il lavoratore e il datore di lavoro, con una delibera di pensionamento a tutti gli effetti di legge dovuta alla disabilità generale di lavoro, in base a un accordo tra il lavoratore e il datore di lavoro, in base alla cancellazione (disdetta), e in base alla delibera del tribunale competente.

Terminazione può essere ordinaria (in base alla disdetta del datore di lavoro o del lavoratore) oppure straordinaria.

Il datore di lavoro e il lavoratore possono disdire il contratto di lavoro.

Il datore di lavoro può dare avviso di cancellazione del contratto di lavoro, che e' soggetto a un periodo di disdetta prescritto o concordato ("disdetta ordinaria") se lui o lei ha una ragione legittima per farlo, nei casi seguenti:

  • se la necessità per svolgere un certo tipo di lavori cessa per ragioni economiche, tecnologiche o organizzative ("disdetta per motivi di business"),
  • se il lavoratore non è capace di adempire ai suoi obblighi derivanti dal rapporto di lavoro per colpa di alcune caratteristiche o abilita' permanenti ("disdetta per motivi personali"), o
  • se il lavoratore commette infranzione di obblighi di lavoro ("disdetta per motivi di malcomportamento").

I datori di lavoro e i lavoratori hanno ragioni legittime per cancellare un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo fisso, senza il dovere di rispettare un termine di disdetta ("disdetta straordinaria") se, per ragioni di violazioni molto gravi di obblighi o altre ragioni importanti, e considerando le circostanze o gli interessi di entrambe le parti contraenti, la continuazione del rapporto di lavoro non è possibile.

Partecipazione di lavoratori nel processo decisionale

I lavoratori che lavorano presso un datore di lavoro che impiega al minimo 20 lavoratori, eccetto gli impiegati negli organi amministrativi dello stato, hanno il diritto di partecipare nel processo decisionale quando si tratta di questioni relative ai loro interessi e diritti economici e sociali, nel modo e sotto norma di Legge.

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