Lavoro di cittadini stranieri secondo la legge sugli stranieri

Siccome la normativa e le soluzioni esistenti della vecchia Legge sugli stranieri non era conforme alle soluzioni e agli standard dell'Unione Europea, e sono stati notati problemi generali d'implementazione, è stata emessa una nuova Legge sugli stranieri entrata in vigore il 01 gennaio 2008.

La nuova legge ha portato molti cambiamenti rilevanti. Per esempio, un permesso di'affari non comprende più il permesso di soggiorno temporaneo, ma riguarda esclusivamente il permesso di gestire un business. Poi, c'è l'uguaglianza dei diritti tra gli stranieri e i cittadini croati, più categorie di stranieri che possono esseri soggetti al rilascio di permessi di lavoro oltre alla quota annuale, ecc. La Legge stabilisce pure le categorie di persone che possono essere soggette al rilascio di un permesso speciale, ma solo nel caso il loro business contribuisce all'attività economica nella repubblica di Croazia.

Il requisito di base per lavorare in Croazia per un cittadino straniero è il soggiorno di stranieri. L'articolo 42 della Legge sugli stranieri conosce la differenza tra tre tipi di soggiorno:
- soggiorno a breve termine (soggiorno di durata fino a 90 giorni in base al quale un cittadino straniero non può lavorare nella Repubblica di Croazia);
- soggiorno temporaneo;
- soggiorno permanente.

Quindi, il prerequisito per lavorare in Croazia per un cittadino straniero è il soggiorno temporaneo, ma in certi casi lo può essere anche il soggiorno permanente. Secondo l'articolo 52 della Legge sugli stranieri, per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo, un cittadino straniero deve soddisfare le seguenti condizioni:

  • avere mezzi di sussistenza sufficienti
  • avere alloggio assicurato
  • avere assicurazione sanitaria
  • non infrangere le disposizioni previste dall'Art. 34 della Legge sugli stranieri (i.e. 6 casi in cui a un cittadino straniero non verrà ammesso di entrare nella Repubblica di Croazia)
  • avere obiettivi giustificati per il soggiorno temporaneo

Gli articoli 54 e 55 della Legge sugli stranieri prevedono le ragioni per la cessazione e rescissione del soggiorno temporaneo. Il soggiorno temporaneo cessa se lui/lei soggiorna in Croazia senza la ragione per la quale il permesso è stato rilasciato, e se lui/lei non ha mezzi di sussistenza durante il soggiorno in Croazia.

Per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo per obiettivi di lavoro, tranne i 5 prerequisiti nominati, il cittadino straniero deve possedere il permesso di lavoro o d'affari, eccetto nei casi in cui questi permessi non sono richiesti dalla legge. Il permesso di soggiorno temporaneo per obiettivi di lavoro viene rilasciato per il periodo di validità del permesso di lavoro o d'affari, ma non oltre il periodo di un anno.

La nuova legge ha modificato le condizioni richieste per l'ottenimento del soggiorno permanente, ed è cosi diventata conforme alla Direttiva del Consiglio n. 2003/109/EC datata il 25 dicembre, 2003, riguardante lo stato dei cittadini di terzi stati che soggiornano a lungo termine. Il permesso di soggiorno permanente viene rilasciato al cittadino straniero che abbia ottenuto il permesso di soggiorno temporaneo per cinque anni consecutivi prima di applicare per il permesso di soggiorno permanente.
Oppositamente alla vecchia Legge sugli stranieri, 3 anni di matrimonio con un cittadino croato o cittadino straniero avente il permesso di soggiorno permanente, non rappresenta più la ragione per ottenere permesso di soggiorno permanente. Il criterio principale è il soggiorno temporaneo legittimo e continuativo (5 anni). Sono stabilite anche le condizioni generali per il rilascio del permesso di soggiorno permanente, e una novità è la conoscenza della lingua croata e della scrittura latina.

Lavoro di cittadini stranieri

Un cittadino straniero può lavorare nella Repubblica di Croazia in base al permesso di lavoro o d'affari e non puo' iniziare a lavorare prima che abbia ottenuto il permesso di soggiorno temporaneo per ragioni di lavoro

Secondo la nuova legge, i cittadini stranieri hanno il diritto alla protezione giudiziaria, e nei confronti di condizioni lavorative, gli sono garantiti tutti i diritti previsti dalla legislativa di lavoro croata. Una novità è che, in base alla nuova legge, il lavoro di volontariato è incluso nella definizione di lavoro.

Per quanto riguarda i permessi di lavoro, la nuova legge nell'articolo 118 autorizza il Governo della Repubblica di Croazia di stabilire le quote annuali dei permessi di lavoro. Con queste quote il Governo stabilisce:

  • le attività e le professioni nelle quali è concesso
  • il numero di permessi di lavoro per ogni attività.

Per esempio, per l'anno 2008, il numero totale di quote annuali dei permessi di lavoro per i cittadini stranieri nella Repubblica di Croazia ammonta a 8.397 permessi di lavoro.

Il principio di base è che uno straniero può lavorare e svolgere soltanto i lavori per i quali ha ottenuto il permesso, quindi soltanto con il datore di lavoro che gli ha concesso di ottenere il permesso di lavoro.

Un'altra novità è che la legge stabilisce le circostanze che devono essere considerate decidendo se rilasciare il permesso di lavoro, con enfasi sul rispetto delle regole che riguardano il lavoro e sicurezza sociale da parte del lavoratore.

Il permesso d'affari

Fino ad oggi, il permesso d'affari comprendeva i permessi sia per lavoro sia per il soggiorno nella Repubblica di Croazia. Secondo la nuova legge, il permesso d'affari rappresenta soltanto il permesso di gestire un business, e non di residere in Croazia. Questo significa che il cittadino straniero, dopo aver ottenuto un permesso d'affari, dovra' presentare una richiesta per il permesso di soggiorno temporaneo per ragioni di lavoro.

Inoltre, c'è la novità che un permesso d'affari potrà essere rilasciato soltanto se la società o l'impresa contribuisce all'attività economica nella Repubblica di Croazia. L'ufficio amministrativo dello stato (regione)-amministrazione economica decide in questo caso.

Per le persone impiegate nelle professioni “free lance” e prestazioni di servizio per i lavoratori stranieri, il permesso d'affari può essere rilasciato se il loro lavoro sia d'interesse per la Repubblica di Croazia. La richiesta per il permesso o il rinnovamento del permesso d'affari va presentata alla amministrazione del Ministero dell'Interno oppure alla stazione di polizia competente per la zona in cui verrà gestito il business.

L'articolo 141 prevede che la normativa di legge riguardante il lavoro degli stranieri non si applica ai casi di lavoro dello straniero che gestisce il business e implementa i progetti in Croazia in base agli accordi internazionali sull'aiuto professionale/tecnico, conclusi tra la Repubblica di Croazia e l'Unione Europea, un altro stato o organizzazione internazionale, e ai casi di lavoro di volontariato nelle organizzazioni non-profit e istituzioni nella Repubblica di Croazia.

In più, l'articolo 1 comma 2 prevede che le disposizioni relative alla residenza e il lavoro degli stranieri (in generale) non si applicano ai membri delle missioni diplomatiche o uffici consolari, membri delle missioni delle Nazioni Unite e di altre istituzioni specializzate delle NU, membri delle missioni di organizzazioni internazionali nella Repubblica di Croazia e i membri delle loro famiglie.

Supervisione

Nei casi venga stabilito, tramite la supervisione, che il lavoro degli stranieri non è conforme alle disposizioni della Legge, i procedimenti per le contravvenzioni verranno iniziate contro:

  • il cittadino straniero
  • la persona fisica o giuridica che ha impiegato il cittadino straniero oppure usato il suo lavoro in altro modo
  • la persona responsabile nella persona giuridica
  • il cittadino straniero che esegue prestazione di servizi nel nome di un datore di lavoro straniero

Nel caso l'ispezione dovesse stabilire che il lavoro del cittadino straniero non sia conforme alle disposizioni che regolano il rilascio del permesso d'affari o al certificato dell'amministrazione di polizia che riguarda la registrazione di lavoro senza un permesso d'affari, in base a un verbale l'ispezione proibirà alla persona fisica o giuridica di gestire il business o di prestare servizi, fino a che questi difetti non vengano eliminati, ma per un periodo non inferiore a 30 giorni. Il verbale viene eseguito in modo che vengano sigillati i permessi di lavoro, facilitazioni ecc., ma la persona giuridica o fisica può chiedere l'uso temporaneo per diminuire le perdite, nella presenza dell'ispettore.

Il soggiorno e il lavoro degli stranieri in Croazia viene regolato non solo dalla Legge sugli stranieri, ma anche da altre norme e regolamentazioni. Qui sarebbe importante menzionare l'Ordinanza sullo stato e il lavoro degli stranieri nella Repubblica di Croazia, che regola in modo più dettagliato la procedura di rilascio del permesso di soggiorno, moduli d'applicazione, documenti di identificazione per gli stranieri, registrazione e cancellazione di residenza e soggiorno, permessi di lavoro e registrazione dei cittadini stranieri. Inoltre, si deve considerare l'Ordinanza sui documenti di viaggio per gli stranieri, visti e trattamento degli stranieri, e la decisione sulle quote di permessi di lavoro per ogni anno solare perché queste norme e regolamentazioni sono applicabili al lavoro degli stranieri.

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